Il microcredito alle imprese è cambiato. Vediamo come

Dal 10 novembre scorso Invitalia ha modificato alcune regole per partecipare al sostegno dell’avvio delle piccole imprese. Il “Microcredito esteso” e i “Piccoli prestiti” (utilizzati prima rispettivamente per finanziamenti tra 25.001 e 35.000 euro e tra 35.001 e 50.000 euro) sono state accorpate nell’unica misura chiamata “Microcredito – Selfiemployment” e utilizzabile per programmi di spesa con importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro.

Questa linea di intervento è utile all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali portate avanti dai cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), vale a dire tutti i maggiorenni che al momento della presentazione della domanda si sono iscritti al programma “Garanzia Giovani” entro il 29esimo anno di età e non sono impegnati in altre attività lavorative o in percorsi di studio o di formazione professionale. Possono presentare domanda anche le donne maggiorenni inattive, che non risultano essere occupate in altre attività lavorative, e tutti i disoccupati di lunga durata.

Il “Microcredito – Selfiemployment” offre un finanziamento a tasso 0 erogato senza garanzie e, pur nell’assenza di un contributo a fondo perduto, mantiene sempre alcune peculiarità interessanti. Per conoscere altri dettagli prenota adesso un Incontro gratuito (online o in presenza) con gli esperti di Imprendo.me.